Guida alle spese accessorie nell’affitto di un immobile in Italia – Sobim Servizi Immobiliari
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Guida alle spese accessorie nell’affitto di un immobile in Italia

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QUANTO SI PAGA L’AGENZIA PER AFFITTARE CASA?

Il compenso dell’Agenzia (provvigione) varia solitamente da regione a regione in tutta Italia, seguendo usi e consuetudini. Si situa tra l’importo di una mensilità e il 15% del canone annuo di locazione dell’immobile. È importante notare che il canone di locazione non include le spese condominiali. La provvigione può essere corrisposta sia dal locatore che dal conduttore al momento in cui si raggiunge l’accordo scritto, ma sempre entro la data della stipula del contratto di locazione.

CHI PAGA LA TARI IN CASO DI AFFITTO?

È tenuto al pagamento della TARI (tassa rifiuti) chiunque occupi l’immobile, sia inquilino (in affitto) che proprietario. Nel dettaglio, sono obbligati al pagamento: il proprietario dell’immobile che lo occupa o l’affittuario con un contratto di locazione. Tuttavia, per gli affitti brevi, di solito inferiori a sei mesi, il pagamento della TARI è responsabilità del proprietario.

QUANTO SI DEVE PAGARE PER REGISTRARE UN CONTRATTO DI LOCAZIONE DI IMMOBILE RESIDENZIALE?

La registrazione del contratto di affitto presso l’Agenzia delle Entrate implica il pagamento dell’imposta di registro, pari al 2% del canone annuo concordato tra le parti (o stabilito dalla legge in casi particolari come i contratti concordati). Questo pagamento non può essere inferiore a 67€. Inoltre, è richiesta l’imposta di bollo, che ammonta a 16,00€ per ogni 100 righe (o quattro facciate) e per ogni copia del contratto di locazione, oltre ai bolli per eventuali allegati. Normalmente, le tasse sono divise al 50% tra proprietario e inquilino, mentre i bolli sono a carico esclusivo del conduttore.

COSA E’ LA CEDOLARE SECCA?

In una definizione tecnica, la cedolare secca è un regime facoltativo legato al pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali relative alla parte derivante dal reddito dell’immobile. In modo più semplice, è un tipo di contratto tra privati per un immobile ad uso residenziale che prevede agevolazioni fiscali: canone fisso, nessuna addizionale comunale e regionale, nessun bollo, nessuna imposta di registro e tassazione ad aliquota fissa agevolata per la proprietà.


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